“Nessuna delle ragazze è mai stata invitata da me a partire da Ruby”, ha detto Emilio Fede a Lucia Annunziata ospite di “In 1/2 h”. “Il termine portare – ha proseguito il direttore del Tg4 – è’ volgare, meglio invitare”. Il giornalista Mediaset è indagato per induzione alla prostituzione minorile assieme a Lele Mora e Nicole Minetti. Con Berlusconi era presenta a molti dei festini di villa San Martino. Feste il cui tenore emerge da decine di intercettazioni annotate dai magistrati della procura di Milano.

“Le feste ad Arcore avevano uno svolgimento regolare e sicuro, ne posso essere testimone”, ha detto Fede.Dopodiché ha precisato: “Se qualche volta decideva di essere circondato da giovani donne, mi pare del tutto legittimo. Non ho mai visto nulla di trasgressivo”. Quindi ha precisato: “Non c’erano solo ragazze di 25-30 anni, il premier raccontava i suoi viaggi, abbiamo visto anche Baaria. In quelle feste i figli, il figlio più grande, e i suoi amici a volte ballavano”. Insomma “nessuna trasgressione”. Ad Arcore si “cenava” e si parlava di politica”. Emilio Fede si è detto anche “felice” di essere stato presente a quelle cene. “Mi fa piacere essere invitato a casa del presidente del Consiglio, per simpatia umana e condivisione politica nei confronti di Silvio Berlusconi. E quanto a simpatia umana e a intelligenza politica, il premier ne ha tanta”.

Dopodiché ha puntualizzato il giornalista “in casa propria ognuno fa quel che gli pare”. Quanto a quella che è stata definita come la sala del bunga-bunga, assicura che “è un locale sotterraneo, una sorta di discoteca dove chi vuole può scendere dopo aver cenato, per ascoltare musica, ballare ma anche vedere filmati sui viaggi all’estero del premier o partite di calcio”.

Il direttore del Tg4 ha poi affrontato l’argomento intercettazioni, tentando di spiegarne il contenuto dal suo punto di vista. Ricorda, ad esempio, la feste del 4 settembre a villa Campari. “Era un pomeriggio nella villa di Lesa. Ho detto pimpante, perché era il suo momento di serenità, di massima serenita’’.  Nella telefonata il direttore del Tg4 dice a Lele Mora: “Eh lui è pieno, pimpante mi ha chiamato adesso ma proprio pimpante è la serata giusta ma chi trovo, ho detto a Daniele chiedi consiglio a Lele, chi trovo?”. Mentre sulla presunta truffa da 400mila ai danni del presidente del Consiglio Fede è chiaro: “Sono amico del premier e lo stimo. Se avessi avuto bisogno di 400 mila euro o anche di più, li avrei chiesti a Berlusconi e lui me li avrebbe dati”.

Dopo fede è toccato a Patrizia D’Addario, protagonista principale dell’inchiesta sulle feste a palazzo Grazioli. Qui, la escort pugliese dopo aver commentato i fatti di Arcore, ha annunciato la sua prossima discesa in politica. “Mi è stata fatta una proposta: di scendere in politica ma non posso dire nulla perché devo ancora incontrare delle persone a giorni a Roma”.

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