Al giovane Vasco Brondi da Ferrara sono bastati pochi, sporchi demo per diventare il cantautore generazionale degli anni Zero, immediatamente il suo linguaggio è stato adottato ufficialmente per spiegare tutto di questi anni. Così come Enrico Brizzi ha già fatto negli anni Novanta, anche Brondi ha utilizzato la sua lingua e quella dei suoi amici: quella lingua senza punteggiatura del web, senza forma del blog, senza corpo del post. C’ha fatto le canzoni e soprattutto un libro: Cosa racconteremo di questi cazzo di anni Zero. Ma ogni forma generazionale ha una sua fine, un momento in cui tutta questa deturpazione (ecco la seconda parola tipica del vocabolario brondiano) letteraria viene archiviata e rimane momento storico, di riflessione.

Da sempre si ragiona a “decenni”, sperando che le novità arrivino nei primi anni della decade per meglio contestualizzarle e per permetterci di fare sproloqui solipsistici su quanto la società cambi proprio allo scoccare del decennio entrante. Cazzate, una serie di facciate (per dirla alla Uochi Tokie, altro grande generazionista), ma questa volta il ragionamento banale mi permette di introdurre Colapesce, il progetto di Lorenzo Urciullo, ovvero la risposta degli anni Dieci a quelli Zero de Le Luci della Centrale Elettrica. Se c’è un artista sconosciuto da tenere d’occhio tra gli autori italiani sicuramente è lui. E non è un caso che abbia trionfato al MEI ricevendo la “Targa Giovani” 2010.

Il giovane siciliano rappresenta l’esatto opposto del giovane emiliano: delicato, melodico, soffice, scrive utilizzando una forma classica di poesia riuscendo tuttavia a renderla attuale. Utilizza la punteggiatura, immagini retoriche, crea momenti di pura cantabilità, è pop, è folk, non è alt, non bercia, ma rappresenta la qualità, una qualità imprescindibile per ottenere attenzione: parla anche lui di un disagio, ma lo fa utilizzando una forma d’arte, non lo fa facendo diventare la sua cosa una forma d’arte.

Il suo nome deriva dalla Leggenda di Colapesce che risale al Quattordicesimo secolo. Nella sua versione più conosciuta, narra delle gesta di Nicola (Cola di Messina), figlio di un pescatore, soprannominato Colapesce e famoso per le sue capacità di nuotatore e sub, e che di ritorno dalle immersioni in mare raccontava le meraviglie viste e, talvolta, i tesori che riusciva a scovare.

Disagio, arte, forma, tutto nei versi di Amore Sordo: “Dove c’è la speranza / Mancherà la forza / Per capire poi / Quanto male c’è in noi / Parleremo / Ma l’amore è sordo”.
Oppure nella stupenda Guerra Fredda: “Far sorridere / Delle ragazze in calore / Loro coprivano i dubbi / Con una crema solare […] Signora morte / Quanta fila hanno fatto quei ragazzi /Per bere un poco di ghiaccio / E dissetare il destino /Di un giorno lungo e crudele […] La periferia è in errore / Ma la colpa sta nel centro che sta bene”.

Nel suo EP omonimo, in download sul sito dell’etichetta 42Records al prezzo che decidono gli utenti che lo scaricano, ci sono cinque forme di perfezione inedita più una cover di Leo Ferrè. Per saperne di più andate sul suo Myspace.

A proposito di 42Records, questa label è diretta dal giornalista musicale Emiliano Colasanti: di solito quando un ballerino di architettura si mette a fare dischi c’è sempre una gran paura perché rischia di dare forma alle proprie idee, non è andata così. Fortunatamente.

Queste le prime date del tour annunciate (altre in via di definizione):

Martedì 18 gennaio: Unpop, Catona (RC)
mercoledì 19 gennaio: Cubolumière, Catanzaro Lido
venerdì 21 gennaio: Linea gotica Circolo ARCI, Matera
sabato 22 gennaio: Rifrullo, Eboli (SA)
domenica 23 gennaio: Doria 83, Napoli
martedì 25 gennaio: Sottoscala 9, Latina (+ dj set Paolo Mei)
mercoledì 26 gennaio: Le mura, Roma (+ dj set Paolo Mei)
giovedì 27 gennaio: Officine 34, Foligno
Venerdì 28 gennaio: Caffè Ricasoli, Grosseto
sabato 29 gennaio: La casa 139, Milano (+ dj set Paolo Mei)
martedì 1 febbraio: Glue, Firenze
mercoledì 2 febbraio: The Cage Theatre, Livorno
Venerdì 4 febbraio: “Always never again – Partyzan” @ La Grange, Cosenza
Sabato 5 febbraio: “Alive” @ Antica traccia, Taurianova (RC)
Domenica 6 febbraio: House Concert @ Tba, Mazzara del Vallo (TP)

Testo di Fabrizio Galassi

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