Non sono passate neppure ventiquattro ore dalle dichiarazioni divulgate sulle reti biscionate da Berlusconi per smentire i suoi vizietti carnali (“ho una compagna stabile) e già è partito il frenetico toto-fidanzata. C’è chi vocifera che la morosa “fissa” del premier sia Nicole Minetti, chi azzarda il nome di Federica Gagliardi, altri scommettitori insinuano che si tratti di Graziana Capone.


Quest’ultima ebbe il suo momento di celebrità nell’agosto 2009, qualche mese dopo il Noemi-gate: sosia di Angelina Jolie, arcate orbitarie tatuate per alopecia sopraccigliare, gemellina ringiovanita di Veronica (secondo Silvio), avvenente e sfolgorante grazie alla Madonna e ai geni di mammà (a suo dire). E soprattutto tanto amica di Silvio, di manager attempati e di docenti universitari dell’intellighenzia barese.

Graziana Capone, appartenente alla scuderia di Giampy Tarantini e già nota nelle cronache locali pugliesi per un mini-scandalo riguardante l’assegnazione gratuita di alloggi a studenti finti disabili, rilasciò nell’agosto 2009 un’appassionante intervista a Marianna Aprile, giornalista di Novella2000. Le gemme estraibili dall’articolo sono innumerevoli, ma su tutti spicca quella nella quale Silvio è accostato a Gesù:

Il Presidente, come Gesù, dà ai giovani un’idea di concretezza, trasmette energia e rivive il valore di ciò che ha attraverso i nostri occhi. (…) (I figli e i nipoti) legittimi (di Silvio) non hanno premura di corteggiarlo e di dargli le attenzioni che una come Noemi può dare a un potente. Si è sentito lusingato, magari proprio perché nipoti e figli lo trascurano. Cerca nei giovani quello che gli manca in casa. Barbara, Pier Silvio… magari non hanno tempo. Lui ama il nipotino Alessandro e non ha esigenze di accaparrarsi bambini, quella è una figura che non gli manca. Ama il nipote e il cagnolino Frou Frou perchè sa che loro amano per ciò che è e non per ciò che rappresenta.”

Qualche ora dopo la pubblicazione dell’articolo, Graziana Capone diffuse un comunicato stampa in cui sbugiardava le dichiarazioni rese a Novella2000. A suo dire, le sue parole furono “ampiamente travisate. Mai ho pronunciato alcuna delle frasi riportate, né in particolare mi sono paragonata o proposta a sostituire Veronica Lario. Nè mai, ovviamente, ho paragonato il presidente Berlusconi a Gesù. Si è trattato di una chiacchierata in cui sono stati toccati più argomenti, ma non mi riconosco assolutamente nel contenuto dell’articolo”.

Ma la controreplica di Candida Morvillo, direttrice di Novella 2000, non si fece attendere: “Peccato che dall’ampia documentazione audio in nostro possesso si possano ascoltare, dalla viva voce della signorina in questione, le frasi che, forse complice un colpo di sole ferragostano, l’intervistata ritiene di non aver mai pronunciato”.

In ogni caso, la testimonianza dell’Angelina Jolie barese resta preziosa, visto che prova ancora una volta la natura divina del presidente del Consiglio. Lui è effettivamente come Gesù. Resta il dilemma sull’identità dei due, o più, ladroni che lo affiancano.

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