Il referendum sull’accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori si terrà il prossimo venerdì, 14 gennaio. E’ quanto si apprende da fonti sindacali, secondo le quali l’esito della votazione si potrà conoscere già nella serata di venerdì.

Il leader della Fiom Maurizio Landini ha espresso il proprio dissenso sulla data del referendum che considera “un fatto grave nel rapporto con i lavoratori”. Landini ritiene infatti necessario “convocare le assemblee dei lavoratori prima di andare al voto, anche perché – aggiunge – va ricordato che l’accordo è stato fatto quando i lavoratori stessi erano in Cassa integrazione. Gli operai rientreranno in fabbrica il 12 gennaio e credo che sia corretto spiegare loro cosa e’ stato fatto”. Landini si chiede perche’ “coloro che ritengono che si tratti di un buon accordo non si assumano la responsabilita’ di spiegare ai lavoratori il perché. Noi lo faremo nelle nostre assemblee”.

“E’ il referendum della paura”. Lo ha detto Giorgio Airaudo, responsabile del settore auto della Fiom. “La Fiat ha chiaramente premuto per anticipare il referendum – ha aggiunto Airaudo nel corso di una conferenza stampa – dispiace che i sindacati che hanno firmato l’accordo abbiano ceduto a questa pressione. Non verranno fatte le assemblee per informare i lavoratori ed il referendum sarà tra il 13 e il 14, come se si avesse fretta”. Secondo Airaudo, “è grave perché si vuol far votare i lavoratori non informandoli, ma solo sulla loro paura. Si vuole un referendum della paura che trovo illegittimo, perché, al di là degli annunci propagandistici, io non credo alla chiusura di Mirafiori”.

I primi a votare sull’accordo raggiunto il 23 dicembre (non firmato dalla Fiom) saranno i lavoratori del turno di notte di giovedi’ 13 (che comincia alle 22 e si chiude alle 6.00 di venerdì). Poi voteranno i lavoratori del primo (dalle 6.00 alle 14.00) e del secondo (dalle 14.00 alle 22.00) di venerdì. Con tutta probabilità le urne si chiuderanno comunque prima delle 22.00 di venerdì e i risultati dovrebbero arrivare già in tarda serata. Nello stabilimento di Mirafiori sono occupate circa 5.000 persone e in quella settimana dovrebbero essere tutte al lavoro (non è prevista cassa integrazione).

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