Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha voluto esprimere “la sua amarezza” per la mancata estradizione dell’ex terrorista Cesare Battisti dal Brasile. Il presidente della Repubblica ha aggiunto: “E’ una decisione incomprensibile e infondata”. Napolitano poi precisa: “A Lula avevo scritto nel gennaio 2009, illustrandogli ampiamente le circostanze di fatto, e gli argomenti giuridici e politici, che chiaramente militavano per la concessione dell’estradizione di Cesare Battisti; gli riproposi tutti i termini della questione – si legge nella nota del Quirinale – incontrandolo a L’Aquila in occasione del G8 e ricavai da quell’incontro motivi di fiducia nella comprensione, da parte brasiliana, delle ragioni dell’Italia”. Osserva il presidente: “A maggior ragione, mi appare incomprensibile la decisione, le cui motivazioni appaiono tanto infondate quanto insensibili alle garanzie dell’ordinamento giuridico e alla tradizione democratica del nostro paese. Non mi resta che confidare in una seria considerazione, nelle competenti sedi brasiliane, delle nuove istanze che saranno prodotte dalle autorità italiane; e rivolgere un pensiero addolorato – conclude il capo dello Stato – alle vittime dei crimini di Battisti come di tutte le vittime del terrorismo”.

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