Questa mattina, in questo post ho rimproverato il ministro Maroni, a proposito della promessa abrogazione del famigerato decreto Pisanu (limitatamente alle questioni in materia di accesso a internet), di non aver fatto seguire alle parole i fatti.

Onestà intellettuale mi impone ora di segnalare che dalle “pieghe” del sito del Senato della Repubblica è appena affiorato il testo di un disegno di legge del governo attraverso il quale, tra l’altro, si propone proprio l’abrogazione dell’art. 7 del decreto Pisanu, ovvero dell’intera disposizione che attualmente impone ai gestori di esercizi pubblici di identificare, a mezzo documento di identità, i propri clienti ai quali pongono a disposizione risorse di connettività wifi.

Si tratta, naturalmente, “solo” di un disegno di legge che, ben difficilmente, potrà completare il proprio iter prima della fine dell’anno, ma non c’è dubbio che il ministro Maroni un seguito alle sue parole lo abbia dato e di ciò gli vada dato merito. Peraltro, l’art. 3 del disegno di legge, si limita a prevedere l’abrogazione dell’art. 7 senza neppure far riferimento – così come inizialmente ipotizzato dallo stesso ministro – a forme di identificazione “light”.

A questo punto non resta che sperare che l’iniziativa legislativa del governo arrivi presto a destinazione. A me, invece, tocca, anche, di chieder scusa al ministro per l’affrettato giudizio.

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