Dopo le proteste e gli scontri a Roma in occasione della manifestazione del 14 dicembre 2010 degli studenti contro la riforma dell’Università, degli aquilani sempre in attesa delle ricostruzione e dei napoletani tuttora sommersi dai rifiuti, arriva la reazione del Popolo della Libertà con le proposte di Maroni, Alemanno, e Gasparri e con le critiche ai magistrati che hanno scarcerato gli studenti in attesa di giudizio.

Battaglioni del Duce, battaglioni

Dell’eterna emergenza ha la mania
la destra sempre pronta ad invocare
la sospension della democrazia
quando in piazza si scende a protestare.

Ed allora studenti risoluti,
aquilani di casa ancor sprovvisti,
napoletan sommersi dai rifiuti
si trasformano tutti in terroristi.

Il problema diventa la protesta,
non l’Università che va a puttane,
la monnezza che nelle strade resta,
L’Aquila che un deserto ancor rimane.

Piovono le ricette dei soloni:
il Daspo dei tifosi delinquenti,
gli arresti preventivi, le ispezioni,
le zone rosse con gli sbarramenti.

Sono i soloni gli ultramoderati
che da sempre il Caimano vuol con sé,
bei tipi all’Alemanno, incarcerati
per dei pestaggi ad anni ventitré

o alla Maroni, addentapoliziotti
in via Bellerio nel novantasei
ed ora il pù accanito nei rimbrotti
ai magistrati, di giustizia rei

per la scarcerazion degli studenti
di processo in attesa ma, per sgarri
ancora da provar, già delinquenti.
Ed infine tipini alla Gasparri

fautore degli arresti preventivi
per dei delitti ancor non consumati.
La morale? Quei tre son abusivi
della democrazia, son camerati!

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