Cultura

Raccolta fondi online, le “Tre grazie” rimangono in Francia

La tela di Lucas Cranach era proprietà di un collezionista francese, che aveva deciso di metterla in vendita a quattro milioni di euro. Il Louvre ne aveva trovati tre. Così è scattato l'appello su Internet che si è tradotto in una gara di generosità e di sensibilità artistica

di Alessandro Verani

I francesi hanno deciso che quell’opera, capolavoro della pittura rinascimentale, non doveva lasciare il proprio Paese. E che doveva essere accolta nel loro grande museo, il Louvre, al 100% pubblico. Ebbene, dalle parole sono passati ai fatti. In poche settimane (e con una quindicina di giorni di anticipo) è stato donato il milione di euro necessario per consentire l’acquisto delle «Tre grazie», di Lucas Cranach. «E’ stato un magnifico regalo di Natale», ha commentato Henri Loyrette, direttore del Louvre.

Tutto è iniziato lo scorso 13 novembre, quando, mediante il sito www.troisgraces.fr, il museo ha lanciato la colletta on line. La tela del pittore tedesco era proprietà di un collezionista francese, che aveva deciso di metterla in vendita a quattro milioni di euro. Il Louvre ne aveva trovati già tre, grazie a fondi propri e al mecenatismo di grandi imprese. Mancava un milione e il collezionista aveva dato come scadenza ultima il prossimo 31 dicembre. Cosi’ è scattata la raccolta di fondi su Internet.

Che si è tradotta in una gara di generosità e di sensibilità artistica, pure in odore di orgoglio nazionale (la volontà di esporre definitivamente la tela in un museo dello Stato francese). «Non solo quest’opera potrà aggiungersi alle nostre collezioni – ha sottolineato Loyrette -, ma grazie all’iniziativa abbiamo pure ricevuto un’incredibile manifestazione di fedeltà e di affetto da parte del pubblico nei confronti del museo». Alla colletta hanno aderito 5mila donatori. Piccole imprese, fondazioni. Ma soprattutto tanti anonimi francesi, oltre a qualche straniero, perfino dal lontano Cile, dal Messico e dagli Stati Uniti. «I sottoscrittori sono di tutte le età, dagli otto ai 96 anni – ha concluso il direttore del Louvre -. In molti casi le donazioni sono state effettuate in ricordo di una persona scomparsa, all’occasione della nascita di un bimbo, con una dedica all’amato o all’amata oppure hanno rappresentato un regalo di Natale o per un giovane appena diplomato o laureato». Ognuno ha dato quello che poteva. Si va da uno a 40mila euro. Ma la media è stata di 150. E un quarto delle donazioni oscilla intorno ai 50.

Il dipinto, che risale al 1531, ritrae tre graziose donne nude su fondo scuro. Come scritto sul sito del Louvre, «è una versione molto personale, strana e volontariamente ironica delle tre Grazie», vestite solo di gioielli in oro e in un caso di un elegante cappello con tanto di piuma bianca. Il tedesco Lucas Cranach il Vecchio fu un sostenitore della Riforma, grande amico di Lutero (lo ritrasse in più dipinti). La tela sarà esposta al Louvre in una sala a parte dal prossimo 2 marzo. Come è abitudine quando si tratta di una donazione privata, verrà riportata a fianco la lista dei generosi sottoscrittori. Questa volta lunga, davvero molto lunga.

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