“Non capisco”. Questo il commento del ministro Mariastella Gelmini alla manifestazione romana organizzata oggi dalla Cgil. E al nuovo segretario del sindacato Susanna Camusso, che la invita a smettere i video messaggi, risponde: “Di incontri ne abbiamo già fatti tanti”. A Milano per un convegno sull’eredità della Democrazia Crsitiana nel Pdl, il ministro lancia un appello all’Udc di Casini perché sostenga la sua riforma, senza farsi influenzare dalle contestazioni. “Gli studenti che vogliono continuare a studiare”, sostiene, “sono molti di più”. Insomma, i problemi della riforma che porta il suo nome derivano da incomprensioni e strumentalizzazioni. E i tagli alle borse di studio operati dal governo lo scorso ottobre? “Abbiamo ripristinato i fondi”, assicura il ministro, e rilancia: “altri soldi per le borse di studio verranno dai fondi appena stanziati per il mezzogiorno”. Mila Spicola, ex ricercatrice precaria alla Sapienza e autrice di ‘La scuola si è rotta’ per Einaudi, commenta così: “Quando la Gelmini annuncia fondi e spara cifre, c’è sempre da preoccuparsi. Ad oggi tutte le dichiarazioni offerte dal ministro”, spiega, “sono state contraddette dai fatti. Il mezzogiorno poi, non dovrebbe nemmeno nominarlo. Qui al sud”, conclude la Spicola, “questo governo ci ha rovinati” (di Franz Baraggino)

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