Giorgio Napolitano lancia l’allarme sul futuro dell’Euro. “E’ molto difficile – dice al Quirinale durante la cerimonia di avvio dell’undicesimo foro di dialogo Italia-Spagna – fare una graduatoria delle conseguenze negative della crisi. Ma la peggiore è il fatto che oggi sono messi in forse i valori e le principali fondamenta del processo di integrazione europea. Non dobbiamo nasconderci la gravità dei segnali. Oggi sono messe in questione e non sono sufficientemente garantite la moneta unica, il metodo comunitario, e lo stesso principio di solidarietà”.  Per affrontare la crisi ”serve un’Europa più coesa”, altrimenti le sorti della Ue e della moneta unica “saranno in pericolo”, ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, anche lui al Quirinale.

Un appello – quindi – all’integrazione e all’unità europea. Il titolare della Farnesina ha espresso “preoccupazione per un momento in cui la crisi economica, non ancora superata rischia di essere affrontata dall’Europa con la creazione di gruppi e quindi di divisioni”. La creazione di “assi” all’interno dell’Ue, per Frattini, può mettere a rischio la sorte dell’euro e “la globalizzazione non ci farà sconti”.  A Frattini ha fatto eco il ministro degli Esteri spagnolo, Trinidad Jimenez, la quale ha sottolineato che Italia e Spagna “sono i maggiori difensori dell’Unione europea ed è necessario affrontare le sfide del presente e guardare al futuro”.

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