“Non spetta a me fare un passo indietro. Altri lo dovrebbero fare. Penso ad esempio al presidente della Camera, a giudicare da come ha gestito il suo ruolo”. Il presidente del Consiglio interviene in conferenza stampa, al termine della presentazione dei nuovi provvedimenti sulle imprese giovanili e commenta le vicende degli ultimi giorni, con stoccate e proclami di fiducia.

Berlusconi ha così ribadito la certezza di avere i numeri per la fiducia: “Non faccio numeri, ma sono sicuro che avremo la maggioranza”. In caso contrario, ha detto il premier, “chiederò a Napolitano di andare al voto”. Quanto all’Udc: “Ciascuno dovrebbe restare fedele al voto ricevuto. L’Udc si è presentato da solo, per l’opposizione di Gianfranco Fini che non voleva facesse un accordo con noi. Oggi avrebbe l’occasione di dimostrare che non pensa solo al tornaconto del proprio leader, ma a quella del Paese che ha necessità di avere una maggioranza stabile”. Del resto, ha aggiunto il premier, “c’era e c’è l’interesse dell’Udc di alzarsi, e senza chiedere nulla dire ‘appoggiamo il governo dall’esternò: era un’occasione straordinaria e lo sarebbe anche oggi, nell’interesse generale del paese e non solo nel tornaconto del leader”. E’ “un suggerimento che do ai signori dell’Udc”, ha concluso.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Rocco Buttiglione ha ribadito: “Berlusconi deve dimettersi”. E Pierferdinando Casini: “Berlusconi? Premuroso, ma non perdiamo tempo”.

Il presidente del consiglio si dice comunque certo di ottenere la maggioranza il prossimo 14 dicembre e, ha aggiunto, l’ultimo sondaggi mi dà ancora al 54,6% di apprezzamento da parte dei nostri elettori. Credo che noi avremo una buona maggioranza e devo continuare a governare”.

Nel dibattito sulla fiducia interviene anche il leader della Lega Umberto Bossi: “Berlusconi sa, io non so, noi daremo il voto della Lega. La fiducia la voteranno non solo i finiani ma anche la sinistra perché tutti hanno paura di andare al voto. La crisi ora sarebbe veramente pericolosa”.

Poi la conferenza stampa registra un fuori programma. La giornalista del Tg3 pone una domanda al premier, che risponde: “Avrei trovato spiritoso se ti fossi alzata in piedi dicendo nome, cognome e poi di essere una giornalista di telekabul”. La giornalista ribatte: “Lei lo sa che non siamo telekabul”. Berlusconi replica: “Sì lo so, è anche peggio”. Il Cavaliere aggiunge, rivolgendosi alla stampa il sala: “Sarkozy a un giornalista che gli ha posto una domanda ha risposto ‘so che lei è pedofilo, ho avuto modo di leggere dei dossier’.  Ho l’intima convinzione che nessuno di voi sia pedofilo. Buon lavoro e fate i bravi”.

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