Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Trasmissione purtroppo indispensabile. Come format: una trasmissione di monologhi teatrali è quasi unica in tv. Come contenuti, tutti condivisibili, a parte qualche inesattezza su Falcone. Grandi i protagonisti, anche se Benigni è decollato solo accanto a Saviano. E l’autore di Gomorra era più scomposto del solito ma alla fine teso e profetico come sempre. Fazio invece è stato definitivamente sacerdotale. Solenne e flautato al tempo stesso. Come certi preti però è stato anche ipocrita. Quando ha elencato gli istituti di cultura e i finanziamenti che ricevono dagli stati europei. Ha citato un diluvio di invidiabili milioni agli enti culturali degli altri paesi da parte dei loro governi. Fino all’ultimo, l’italiano “Dante Alighieri”, finanziato con la miseria di ottocentomila euro. Ecco prima di questo avrebbe dovuto mettere anche il paio di milioni pagati dalla Rai statale per lui e la sua trasmissione. Sarebbe stato un meraviglioso esempio di ulteriore trasparenza. La cultura che è stato capace di fare si sarebbe meritata questa sincerità.

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