“Chi ha più responsabilità deve sentire più forte il richiamo sul piano della decisione concreta per smuovere le cose e operare scelte concrete”, ma “se poi le cose non funzionano è perché si cerca un solo responsabile, un capro espiatorio”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, in una conferenza stampa a margine dell’assemblea generale, in corso ad Assisi.

“Ci troviamo di fronte a una situazione preoccupante” – ha ribadito citando il discorso di ieri di Bagnasco, ma “il senso della democrazia è proprio questo, sentirci tutti corresponsabili, anche se non non allo stesso modo, non nella stessa misura”.

Le preoccupazioni dei vescovi non riguardano solo la sfera politico-istituzionale, ma anche un cambio di costume degli italiani. “Tutto questo – ha aggiunto – non è prodotto di una sola causa, anche se le cause non sono tutte uguali. Dobbiamo essere onesti e veri nel guardare alle cause”. Quello del “capro espiatorio – ha osservato –  è un gioco che possiamo fare tutti. C’è sempre qualcuno responsabile, ma guardiamo agli altri e non a noi stessi”. Crociata si è poi detto “convinto e preoccupato” del fatto “che nel Paese non si veda alcun cambiamento, non solo in politica; non scocca nessuna nuova scintilla, registro, stile, perché continua questo gioco, di trovare qualcuno su cui scaricare le responsabilita”.

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