Maltempo killer in provincia di Massa Carrara. Questa mattina all’alba i Vigili del fuoco hanno ritrovato i corpi di Nera Ricci, 39 anni, e del figlio Mattia Guadagnucci, 2 anni. Mamma e bambino ieri sera erano stati travolti nella loro abitazione dalla frana staccatasi dalla collina che sovrasta la frazione di Lavacchio. Nel pomeriggio è stato trovato il corpo della terza vittima,  Aldo Manfredi, sotto i detriti a Mirteto, sul monte Candia, nel comune di Massa.

Le frane sono iniziate ieri sera, dopo una giornata di pioggia. Manfredi è probabilmente l’uomo scomparso dopo essere uscito dalla sua abitazione per controllare il un piccolo allevamento di conigli. I vigili del fuoco, anche questa mattina, stavano cercando l’uomo. In tutta la zona, dalla notte scorsa, piove con forte intensità e la frana potrebbe essere stata causata proprio dalle infiltrazioni d’acqua.

Complessivamente una ventina di famiglie sono state evacuate dalle loro abitazioni e alloggiate in hotel o da alcuni parenti. In tutta la provincia di Massa Carrara piove da sabato sera. Le due case colpite dalla frana a Mirteto, nell’aprile del 2009 erano già state evacuate dopo un altro smottamento e per sei mesi le famiglie, compresa quella del quarantottenne, sono state ospitate in hotel. Le operazioni di soccorso vengono coordinate dalla sala della protezione civile della Provincia di Massa Carrara, dove si trovano, oltre al sindaco di Massa Roberto Pucci, anche quello di Carrara, Angelo Zubbani, il vice presidente della Provincia Fabrizio Magnani, il prefetto Giuseppe Merendino, il questore di Massa Girolamo Lanzillotto, i vigili del fuoco, la Croce Rossa e le altre associazioni di volontariato.

In nottata si è svolto un vertice con i responsabili della Regione per fare il punto della situazione. Problemi, infatti, ci sono anche per i soccorsi: tante sono le strade comunali e provinciali interessate da smottamenti e interruzioni. Situazione difficile anche in provincia di Lucca: pure qui piove dalla notte di sabato e molti fiumi e canali, soprattutto in Versilia, sono ormai sopra il livello di guardia. Anche in alcune zone collinari della Lucchesia si sono verificati degli smottamenti.

Dopo la tragedia, iniziano ad arrivare le prime pesanti reazioni da parte della Coldiretti che punta il dito contro la cementificazione selvaggia del territorio. “E’ esplosa la rete idrogeologica. E’ da mesi, anni nel caso della zona di costa, che lo diciamo. Prima di costruire ancora dovrebbero mettere in sicurezza il territorio. Questa è la verità”, ha spiegato in una nota il Presidente Provinciale, Vincenzo Tongiani.

Coldiretti dà la colpa ai “tappi” creati dal cemento. “L’acqua non defluisce più; non trova sbocchi per arrivare al mare, e così si trascina dietro tutto quello che ha davanti, e nel caso della zona di costa, esonda dai canali e dai fossi allagando case e campi”.

Intanto continua l’emergenza anche nell’area di costa dove i canali sono esondati, e l’acqua, dopo i campi, ha conquistato anche i centri abitati. Decine di case e scantinati con intere famiglie costrette alla veglia per difendere cucine e camere da letto. Cinquanta centimetri d’acqua all’agriturismo “Il Foscalino”, ormai diventato sfortunata icona di quanto sta accadendo nella zona di Marina di Massa. Il titolare Ilio Dalle Mura da due giorni non va a letto. Persa del tutto la produzione di stelle di Natale dell’azienda agricola Attolini, in Via Arezzo. “I danni e i disagi – conclude Coldiretti – sono molto più diffusi di quanto si pensi. Situazioni di emergenza straordinarie sono possibili, quando scongiurabili, ma questa crisi era nell’aria. Non da ieri, ma da mesi”.

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