Davanti all’ultimo Annozero mi sono seduto come al solito con birra e popcorn. C’era da fare un bel tifo. Nikita contro Ignazio La Russa ministro della difesa del premier. La nuova meravigliosa miscela culturale gayttolica contro il fascismo berlusconizzato nella sua espressione più volgare. É andato tutto alla grande. Nichi ha sciorinato narrattione, fogno, quefto popolo. La Russa era però ahimè molto efficace, ha cercato di rintuzzare tutto l’apparato santoriano,dalla domanda retorica all’invocazione di Sandro Ruotolo. Bisogna dire a volte riuscendoci , scoprendo qualche altarino di San Michele. Però Vendolino ha fatto grandi folate con il consueto bel gioco. Tutto ok fino a quando La Russa da vero guastatore ha fatto la solita marcatura a uomo con gioco falloso. Sui conti della Puglia. E Nichi, come un qualsiasi Totti ha ceduto alla provocazione. Gli ha risposto “fascista vaffanculo”. Michele ha tentato di chiamare una qualche colonna sonora per coprire, ma senza riuscirci. L’effetto è stato triste. L’insulto un segno di impotenza. Ed era successo già a Ballarò qualche mese fa. Quante gliene diranno da qui alle elezioni? Reggerà? Le sintesi culturali nuove sono tali se permettono di guardare tutti dall’alto, senza vaffanculi.

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