“Le accuse di compravendita di deputati sono inaccettabili”, ha detto Silvio Berlusconi, dopo il suo discorso programmatico, lasciando i toni pacati usati al mattino e abbandonando per alcuni minuti il discorso fino a quel momento seguito fedelmente. “E’ veramente paradossale che quando qualche parlamentare passi in un altro partito, questo sia eticamente valido e plausibile e quando invece qualche altro decide di votare questo governo si possa vendere tutto questo come ‘calcio mercato’. E’ inaccettabile e paradossale”, afferma Berlusconi. “Il presidente del Consiglio – prosegue – si è permesso di telefonare solo ad una parlamentare che partiva per la Russia. All’interno dell’Udc si è determinata una scissione di alcuni parlamentari che non si sono riconosciuti nella linea del partito e sono andati da un notaio a costituire un nuovo gruppo. Questi parlamentari, se daranno il loro voto – conclude – non avranno un premio né un posto da sottosegretari”.

Il premier ha poi voluto rispondere alle critiche in merito all’interim dello sviluppo economico. “Ho lavorato ininterrottamente anche nel mese di agosto -ha dichiarato Berlusconi- esaminando i dossier decine di crisi aziendali, intervenendo per la soluzione e firmando più di 300 decisioni per il ministero dello Sviluppo. Non ci siamo mai fermati”.

Berlusconi si è esplicitamente rivolto al Pd e all’Udc. “Nessuno della nostra maggioranza verrà meno all’impegno d’onore assunto con gli elettori al momento del voto, mi aspettavo ancora qualcosa di più dall’opposizione”, ha spiegato il premier. “Un grande partito di centro come l’Udc e un grande partito democratico come il Pd hanno il dovere politico-morale di dare una risposta all’altezza della gravità. Se non lo faranno si limiteranno agli slogan, ai sarcasmi, ai tatticismi. Se faranno prevalere la tattica sulla responsabilità nazionale, verranno meno al grande grande compito di una opposizione democratica. Mi auguro che non sia così, di sentire nelle dichiarazioni di voto le parole alte che il Paese, non il governo, si attende”. Il premier ha rivolto, poi un pensiero a chi ha annuciato il sostegno al governo: “Ringrazio quei parlamentari moderati che hanno avuto la sensibilità per le mie parole, scegliendo di privilegiare la stabilità e le riforme per l’Italia”.

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