Leggo dalle pagine odierne de “La Repubblica” che alcuni assessori regionali dell’Abruzzo hanno fatto modificare il Piano regionale dei Rifiuti per abbassare la soglia minima richiesta ai comuni per la raccolta differenziata (40%). La motivazione, scaturita da una serie incrociata di intercettazioni telefoniche, è che altrimenti non c’erano abbastanza rifiuti da bruciare nel nuovo inceneritore che vogliono costruire…

Notizie del genere fanno passare la voglia, per davvero! Fa rabbia sapere che ai livelli intermedi (e ai piani alti) delle istituzioni locali ci possano essere persone così, gentaglia di questo rango. Alla faccia degli oltre 1.500 comuni che in tutta Italia, da ormai un decennio, praticano con successo il sistema porta a porta per la raccolta dei rifiuti, con percentuali che variano dal 70 al 90%…

Fa rabbia che mentre tanti cittadini onesti e volenterosi quotidianamente separano in casa i propri materiali post consumo, e magari mescolano l’organico nella compostiera domestica, ci siano governanti che speculano e fanno affari da quattro soldi, che giocano con la salute (e quindi con la vita) delle comunità locali.

Fa venir voglia di lasciar perdere, di fermarsi.

Poi però bastano giorni proprio come quello di oggi per riprendere fiato, pronti a ripartire. Nelle ultime 48 ore mi sono fatto avanti e indietro l’Italia: Colorno-Massa, poi Pisa-Roma-Lamezia Terme, infine Bisignano (CS), dove abbiamo celebrato la cerimonia di premiazione della quarta edizione del nostro Premio dei Comuni a 5 stelle.

In fondo non troppo distanti dalla manifestazione che sabato ha riempito le strade e le piazze di Reggio Calabria per dire no alla ‘ndrangheta, sicuramente distanti (geograficamente) dai centomila ragazzi che hanno popolato il prato di Cesena per la Woodstock del Movimento a 5 stelle, entrambe le manifestazioni quasi completamente ignorate dai grandi media nazionali, intenti a vomitar parole su quotazioni e proprietà di una villetta a Montecarlo…

2.000 km. in due giorni per ascoltare progetti che aprono uno squarcio nel buio di queste nostre trasandate istituzioni, e parlano di rifiuti zero, mobilità sostenibile, efficienza energetica, tutela del territorio, acqua pubblica.

Arrivare a Bisignano ed essere accolti da un pullman intero di cittadini provenienti da Corchiano (VT), il comune vincitore assoluto dell’edizione 2010 del Premio, ti fa capire che questa è la strada giusta, che abbiamo imboccato ormai da anni la giusta direzione.

Vedere una mezza giunta scendere l’Italia da Pontebba (UD) per ritirare una targa come menzione speciale della Giuria per il premio più originale nella categoria “Impronta ecologica” (uno specchio solare che produce energia pulita ed è più efficiente di un normale pannello solare) fa tenerezza e dà coraggio.

Assistere alla commozione di un’amministrazione, quella di Bisignano che ha ospitato la manifestazione, che di virtuoso ha l’onestà, prima di tutto, e da quelle parti è quasi l’eccezione, ti fa apprezzare lo sforzo di rimettersi ogni volta in viaggio, e in gioco, alla scoperta delle tante eccellenze che crescono come perle preziose in giro per l’Italia. In tutta Italia.

Sul sito dei comuni virtuosi trovate tutti i progetti presentati quest’anno e nelle edizioni precedenti.

Usateli, sono vostri: pronti a contaminarvi come un virus. Aiutateci a dar loro gambe e cuore, se siete amministratori sforzatevi di praticare azioni a favore dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità locali.

Se siete “semplici” cittadini rompete loro le scatole, stimolateli al cambiamento. Perché è possibile, perché sta già accadendo!

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