“Il dossier è stato prodotto ad arte da un persona molto vicina a Berlusconi che ha girato per il Sudamerica di cui al momento opportuno saprete il nome”. Italo Bocchino nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’adesione di Giampiero Catone  al gruppo dei finiani non ha voluto rispondere alle domande sulla vicenda della casa di Montecarlo, perchè “non sarebbe rispettoso nei confronti dell’onorevole Catone”.

Al termine della conferenza stampa ha risposto al cronista della trasmissione di Gianluigi Paragone “L’ultima parola”, rilanciando le accuse di “dossieraggio” nei confronti del presidente della Camera: “Il documento è falso, e’ una patacca”, ribadisce a proposito della cartapubblicata dal “Giornale”. Ma avete le prove che e’ falso? “L’onere della prova spetta all’accusa”, fa notare Bocchino, che pero’ poi rivela : “Abbiamo la prova che e’ falso e lo proveremo in sede giudiziaria”. Che si tratti di un’operazione di dossieraggio, per Bocchino e’poi dimostrato dal fatto che “il Giornale ha lasciato un impronta digitale” perchè “ha scritto sette giorni prima che accadesse, che degli 007 sarebbero andati ai Caraibi per prendere dei documenti”

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