Ecco la cronaca (guarda) dell’audizione in Commissione Petizioni Parlamento Europeo, tratta dal blog di Andrea D’ambra

Il 30 settembre, come previsto (colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta tutti coloro i quali hanno inviato il loro contributo rendendo ciò possibile) mi sono recato a Bruxelles dove sono intervenuto in Commissione Petizioni Parlamento Europeo Pulito e per l’ineleggibilità dei condannati. in qualità di primo firmatario della Petizione 417/2009 su un

La discussione si è aperta con il mio intervento dopodiché c’è stata la replica da parte di un rappresentante della Commissione Europea (che però non ha alcun ruolo in questa vicenda) come confermatomi dagli stessi servizi della Commissione diversi mesi fa. Il rappresentante non ha fatto altro che dire quanto già sapevamo ossia che esiste un atto del 1976 e una direttiva ma che entrambi non fanno alcun riferimento all’ineleggibilità dei condannati (ed è per questo che noi ne chiediamo appunto la modifica!).

Ha poi chiesto la parola l’eurodeputata danese Magrete Auken che ha confermato quanto da me dichiarato sulle disposizioni vigenti in Danimarca (ineleggibilità, decisa dal Parlamento, per chi ha una condanna superiore ad un anno) ma che secondo lei sarebbe complicato e richiederebbe lavoro prevedere un qualcosa di comune a livello europeo.

La Presidente della Commissione Petizioni, Erminia Mazzoni (PDL/PPE), ha colto l’occasione per dire che in Italia abbiamo lo stesso sistema della Danimarca (falso! sennò non avremmo tra gli altri Dell’Utri e Cuffaro al Parlamento).

La Commissione Affari Costituzionali (AFCO), unica competente a modificare l’atto del 1976 e che avrebbe dovuto essere presente con un rappresentante invece non c’era e il Presidente italiano, Carlo Casini (UDC/PPE), ha inviato una nota dicendo anche lui cose note ed arcinote da mesi ossia che è in corso in questo periodo un esame in Commissione AFCO di modifica dell’Atto di cui è relatore il liberale inglese Andrew Duff (che però non ha ad oggi ritenuto di inserire nella sua modifica alcun provvedimento circa l’ineleggibilità dei condannati).

La Mazzoni ha quindi chiuso la discussione comunicando che invieranno un nuovo sollecito alla Commissione AFCO presieduta da Casini “affinché prenda in considerazione realmente la possibilità di una modifica dell’Atto per consentire al Parlamento Europeo di avere una legislazione diversa in materia di eleggibilità o incompatibilità dei parlamentari europei“. Questa la cronaca della seduta.

Per quanto riguarda le mie impressioni non sono affatto negative. La decisione stessa di convocarmi in audizione dove ho potuto denunciare pubblicamente ai diversi europarlamentari dello stato attuale della situazione e i rischi per il futuro è la prova che c’è sensibilità verso questo tema e la stessa Presidente Mazzoni lo ha fatto capire nella chiusura del suo intervento (laddove ha ricordato che faranno nuovamente pressioni sulla Commissione AFCO perché si occupi della questione).

Allo stato attuale quindi niente è ancora deciso e nei prossimi mesi terremo alta la guardia affinché le nostre richieste vengano soddisfatte. Noi non molleremo mai.

Di seguito l’articolo del 23 settembre scorso in cui D’Ambra lanciava l’iniziativa per il parlamento europeo pulito

Come i lettori del Fatto Quotidiano ricorderanno, lo scorso anno ho lanciato dal mio blog www.andreadambra.eu un’iniziativa per rendere ineleggibili i condannati al Parlamento Europeo sulla falsa riga di quella per un Parlamento Pulito ideata da Beppe Grillo e che da due anni giace nei cassetti del Senato con le 350mila firme raccolte l’8 Settembre 2007.

La Commissione petizioni del Parlamento Europeo dichiarò l’anno scorso ricevibile la mia petizione (417/2009) e la inviò per competenza alla Commissione Affari Costituzionali (AFCO) che aveva già in esame una modifica dell’atto riguardante le elezioni di cui chiedevo la modifica.
Con la nuova legislatura risultante dalle elezioni europee però la composizione della Commissione AFCO cambiò e alla sua presidenza Carlo Casini (UDC/PPE) prese il posto del socialista tedesco Jo Leinen.

Casini quindi rispose alla Commissione Petizioni scrivendo che “la sua” commissione non aveva alcun margine di intervento sulla questione (cosa non vera) e preso atto di tale risposta la Commissione Petizioni chiuse la mia petizione.

Le migliaia di petizioni inviate però soprattutto grazie al sostegno del fattoquotidiano.it (con il banner inserito in Agosto) insieme allo “sbugiardamento” della risposta di Carlo Casini da parte del sottoscritto hanno convinto la Commissione Petizioni non solo a riaprire la mia richiesta ma ad aggiungervi anche le migliaia di firme ricevute di chi vuole un Parlamento Europeo Pulito e ad inserire l’argomento all’ordine del giorno della prossima seduta della Commissione che si terrà il 30 Settembre a Bruxelles alla quale sono inoltre stato invitato a partecipare come oratore in qualità di primo firmatario.

Certo del vostro sostegno, Vi ringrazio per quanto avete fatto fino ad ora

Andrea D’Ambra
http://www.andreadambra.eu/?s=parlamento+europeo+pulito

Articolo Precedente

I giudici amministrativi e l’arretrato

next
Articolo Successivo

Il telefono non è uguale per tutti

next