La notizia viene battuta dall’Ansa alle 16:33 italiane. “Immaginate se io e Berlusconi portassimo 10 milioni di persone a Roma” bofonchia il ministro delle Riforme per il Federalismo Umberto Bossi “e replica con una pernacchia a chi ricorda che Fini non si dimette”. Poc’anzi aveva detto che “di cornuti ce ne sono già tanti in giro”.

Ho letto le dotte dichiarazioni di questo statista in ufficio e sono scoppiato a ridere. Pensate che, però, non vivo in Italia, dove siete ormai abituati a tutto, ma in Canada. Qui a Vancouver, ovviamente, non hanno mai visto ministri che sparano pernacchie e parlano di cornuti e spiegare i due concetti è cosa ardua in quanto si sconfina nella differenze esistenti tra una cultura latina ed una anglosassone. Cornuto è molto più pesante di “cuckold” cosi’come la pernacchia non è solo un “blowing a raspberry”. Come faccio io a spiegare ai miei colleghi canadesi che il ministro delle Riforme italiano, rivolgendosi al presidente della Camera, “blows a raspberry”? Impossibile, perché qui “soffiare un lampone” è cosa da bambini irriverenti, non da ministri. Mentre tornavo a casa mi chiedevo: ma come è possibile? Manco dall’Italia da appena 13 anni e la pernacchia di Totò e  di Alberto Sordi è emigrata al nord, dal Volturno è arrivata al mitico Po, dal borbonico Regno delle Due Sicilie questo suono labiale trillato e’ora attecchito nelle fertili e ricche lande della “Patania”(nel senso di terra delle patate).

Ma vediamola da più vicino: che cos’è la pernacchia? E quale è la sua etimologia?

Wikipedia la definisce cosi’: “Una pernacchia è un suono derisorio, ironico e in genere considerato volgare, eseguito soffiando con la lingua protratta all’infuori in mezzo alle labbra serrate oppure premendo con il dorso della mano sulla bocca per ottenere un rumore simile a quello di una flatulenza.”

La pernacchia,  e qui Bossi ha ragione, è anche strettamente collegata all’infedeltà coniugale.

Anticamente lo “spernacchiato” era anche indicato come “scornucchiato”, e, spesso,  i due vocaboli sono utilizzati, specialmente al sud, come sinonimi.

Secondo Nonciclopedia lo spernacchiamento può essere eseguito mediante due tecniche di disposizione labiale a scelta. Si puo’

  • poggiare la lingua sul palmo della mano e soffiare facendo vibrare il labbro inferiore. In questo caso si ottiene un suono aperto, cosiddetto a “squacchio.”
  • raccogliere la mano a cono e far vibrare contemporaneamente entrambe le labbra. In questo caso si ottiene un suono più acuto che può essere modulato dall’esecutore mediante la crescita progressiva del volume d’aria emesso; questa tecnica consente anche di variare la nota di escussione della pernacchia maggiore sia verso gli acuti che verso i gravi.

Non sono riuscito a trovare il video della pernacchia di Bossi. Dalla registrazione audio non credo che la pernacchia odierna sia “a squacchio e non ho notato neanche una crescita progressiva del volume alla Totò (pernacchia a cono). Allora mi sono chiesto: se non è una pernacchia a squacchio o a cono che si tratti di una “fetecchia”? Sempre Nonciclopedia la definisce così: “Fetecchia significa il tentativo fallace di emettere un peto vibrato e roboante, che invece poi riesce afflosciato e calante. Una scorreggia quasi fallita, quindi, un mezzo aborto di pereta.”

Pereta? Dopo un google veloce escono fuori fetore, peto, fetumma, loffa e siluro. Mi fermo qui perchè siamo ormai ai fuochi d’artificio.

Il mistero comunque rimane: quale è l’etimologia di pernacchia? E perchè un gesto cosi terrone e meridionale è finito in bocca, o meglio sulle labbra del celtico e nordico ministro delle Riforme italiano?

Che sia quello che i tedeschi chiamano Zeitgeist, ossia lo spirito dei tempi?

Articolo Precedente

Il triangolo ottuso dell’ignoranza

next
Articolo Successivo

I termini della questione

next