Sottotitolo al post: Ai maschi italiani non ci vuole lo psichiatra (anche) ma, soprattutto, l’antropologo.

Vanno osservati come razza che non si estingue. Avessi vent’anni ci farei una tesi di laurea.

Se vado al parco la mattina molto presto a camminare (non a correre anche se così vorrebbe l’ortopedico) con il prode Ernesto (il mio cane) incontro e vedo solo e solamente maschi che camminano (per fare felice il cardiologo) o corrono (per far felici i fisioterapisti che dovranno curarli). Inizialmente ho consigliato a tutte le femmine che conosco che si vogliono fidanzare di adottare lo stesso orario 7-7,30 Villa Borghese, Roma. Perfetto.

Poi ho cominciato a pensare: perché sono soli ? Sono tutti single? Dove sono le loro mogli-fidanzate-conviventi? A quell’ora dove sono le donne? La femmina dell’uomo italicus è a casa a badare ai figli che vanno a scuola (“lavatevi i denti!” “sbrigatevi!”) a scrivere liste: della spesa, delle cose da fare tipo ufficio postale, commercialista. In alternativa a tirar su letti e sciacquare tazze, a lavare i piatti della sera prima, a cominciare la lunga gara (pronti via!) che dura tutto il giorno: rincorrere il tempo (che è purtroppo molto più veloce di te) e fare la metà di quel che vorresti o dovresti.

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