Mettiamo che il centrosinistra riesca a trovare una persona credibile e onesta, con la capacità di convogliare su di sè le speranze e le aspettative di tutto un mondo che vuole cambiare. Che non vuole vivere più in un Paese dove la speranza non è di casa, che vuole una svolta reale.

Siete sintonizzati?

Mettiamo che l’abbiamo trovata, questa persona. Mettiamo che l’abbiamo scelta attraverso delle primarie di coalizione. Mettiamo anche che le primarie abbiano avuto un successo inaspettato, come sempre è accaduto in questi anni. Milioni di persone si sono messe in fila, magari al freddo, per poter dire la loro. Questo evento ha messo in moto tutta la vitalità della quale è capace l’elettorato di centrosinistra. E’ un vero trionfo. Vendola? De Magistris? Zingaretti? Mettiamo che uno di loro abbia prevalso in modo netto, senza lasciare ferite laceranti all’interno dell’elettorato. Mettiamo che si sia riusciti a parlare addirittura di programmi e non in duecento e passa pagine, ma in due belle paginette con 5 o 6 punti chiari, condivisi dagli elettori.

State seguendo la mia allucinazione?

Mettiamo che il trionfatore delle primarie riesca a mettere insieme una coalizione credibile, non solo un ammasso di partiti tenuto insieme a stento grazie al nemico comune, ma una vera e propria alleanza il cui obiettivo principale sia le restituzione della fiducia ai cittadini e la capacità di raccontare un Paese diverso da quello che immeritatamente ci ha lasciato il tizio che ci governa quasi ininterrottamente da 10 anni. Mettiamo che i cittadini siano riusciti ad imporre le primarie anche per la scelta dei candidati alle elezioni, togliendo il potere dalle mani dei segretari di partito.

Mettiamoci pure che il nostro uomo riesca a condurre una campagna elettorale emozionante, che tocchi anche le corde di quelli più difficili, quelli che per primi hanno dimenticato la scheda elettorale in un cassetto e che grazie alla visione del futuro narrata dal nostro candidato abbiano deciso di fare quei cento passi pesanti verso la cabina elettorale, riprendendo in mano – per l’ultima occasione – il loro senso civico.

Ecco, ormai vi ho trascinati nella notte dei risultati elettorali.

Mettiamo che siamo tutti lì, tesi e speranzosi. Ci mangiamo le unghie temendo che sbuchi dallo schermo la faccia raggiante di Emilio Fede o il sorriso mellifluo di Bondi. Ed accade l’imponderabile: la nostra alleanza vince ed ha la maggioranza sia al Senato che alla Camera. E’ un vero e proprio trionfo. Capezzone deve subire le angherie di Rosy Bindi (“sei solo un leccaculo e porti pure sfiga”), alla Gelmini, singhiozzante, ci mettono un mese per spiegare che non può più ritornare a Viale Trastevere, per Rotondi non fa differenza: non aveva ancora capito di essere ministro.

– “Stooop, sentite ma chi l’ha scritta questa sceneggiatura?”

– “Basta, basta, per me è già troppo”

– “I film di fantascienza non vanno più di moda, di figa bisogna parlare, altro che storie”

– “Si, però glielo avevo detto a Mascia di cambiare pusher”

– “No, no, ragazzi non ci siamo, bisogna trovare un nuovo soggetto”

Ok ok, mi avete convinto, proviamo così: niente primarie, candidiamo Bersani con una grosse koalitionen da Ferrero a Fini, così c’è pure molta “F” di figa, e perdiamo contro la Lega al 35%, con il programma elettorale del centrodestra sostituito da un calendario della Carfagna e della Gelmini. Come la vedete?

– “Oh, bravo Mascia, così si fa, così andiamo pure in doppia cifra di share. Ora possiamo andare a dormire?”

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