Natalie Portman sul red carpet del Festival del Cinema di VeneziaVenezia, giorno uno, primo film e… una giovane ballerina a NY. Nina (Natalie Portman) ha il ruolo della vita: Regina nel Lago dei cigni di Čajkovskij, si dovrà sdoppiare tra il casto Cigno Bianco e il sensuale Cigno Nero, facendo fronte alla madre soffocante, il crudele direttore della compagnia (Vincent Cassel) e la spregiudicata collega Lily (Mila Kunis).

Leone d’Oro nel 2008 con The Wrestler, Darren Aronofsky torna in Concorso con un Eva contro Eva sulle punte: tra psico-thriller e mélo, conferma la bravura nel girare, l’attenzione al corpo (vi ricordate il lottatore Mickey Rourke?), il documentarismo estetizzante e una sadica predisposizione al martirio. Non il suo, quello degli attori: la Portman dà tutto, ed è da Coppa Volpi, Cassel (scoprite perché…) e Winona Ryder, etoile al tramonto, prestano pure la propria biografia.

Purtroppo, già vista e comunque prevedibile, questa decadente arte-vita è troppo fredda, calcolata e “americana”, perché non sorga un dubbio: disperato canto del cigno o ansiogeno diorama? La seconda…

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