La ricerca della pace con i “dissidenti” finiani sta vedendo il tramonto e si torna, seppur lentamente, sulle antiche posizioni di contrasto. Il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, ha infatti annunciato  che non ci sarà nessuno slittamento del collegio dei probiviri che dovrà pronunciarsi sull’espulsione dei finiani ITalo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio. Il rinvio rientrava nell’offerta avanzata dal Pdl nei giorni scorsi durante i tentativi di pacificazione. Ma Verdini oggi ha alleggerito il piatto.  “Non c’è nessuno slittamento della convocazione del collegio dei probiviri” ma, ha aggiunto, “l’esito non è scontato” perché c’è un “ragionamento aperto”. Così, lasciando palazzo Grazioli dopo un incontro con il premier Silvio Berlusconi, Verdini ha rassicurato sulla prosecuzione del dialogo. Anche se ha ribadito fermezza. “Noi siamo fermi e determinati su tutte le posizioni e cerchiamo di vedere quello che accadrà”, ha aggiunto.  Anche il ministro della difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, ha partecipato all’incontro durante il quale i tre, secondo quanto riferito da Verdini, hanno affrontato solo la “ristrutturazione del partito”.

Mediatore tra Pdl e Fli è il leghista Cota. Non a caso dunque stamani il leader del Carroccio, Umberto Bossi, aveva risvegliato gli animi tranquillizzati ieri dal Capo dello Stato. Napolitano infatti aveva detto di vedere un “clima benigno” nella maggioranza, Bossi a suggerito cautela: “Sarei più cauto”. Il capo della Lega ha però allontanato nuovamente lo spettro delle eventuali elezioni anticipate: “Per ora non le vedo”.

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