Il Giornale di Vittorio Feltri ne dà notizia a pagina 2 definendola il “nuovo tormentone”. In realtà la canzoncina “Gianfry’s song”, creata con l’intento di sbeffeggiare il presidente della Camera sull’affaire Montecarlo, si rivela un boomerang per via Negri. Pubblicato su youtube.com alle 21 di ieri sera, da un profilo appositamente creato, aveva meno di 200 visualizzazioni.

E così gli utenti hanno fatto due più due: “E’ chiaro che l’hanno caricata loro”, scrive LightCloud. “Ma il Giornale avrà pagato qualcuno per produrre quest’orrore?”, chiede mathcookies. Tra un “che pena” e un “Feltri patetico, sei una vergogna” c’è anche qualche (rarissimo) commento positivo. Uno, il primo: “Semplicemente spassoso”. Per il resto si sprecano gli insulti a Feltri, Emilio Fede and company. Sei utenti si sono registrati al profilo dell’autore per poter commentare sulla sua bacheca. “Vittorio Feltri, meriti il premio bamba”, scrive Attilioanacleto. O Enrigoletto: “Quanto ti pagano al Giornale? Volete usare la rete ma siete goffi”. E poi Foxymanish che, tolta l’offesa, iniziale, chiede all’anonimo autore: “Sei pagato dal padrone Silvio o pagato dal fratello scemo di Silvio?”. Insomma quello che il Giornale ha lanciato come un tormentone in realtà si è rivelato un flop. E c’è chi sostiene che l’ideatore di tutto sia molto vicino al premier. Musichetta da piano bar, testo da canzoncina anni 80 in stile crociera, con melodie e ritmi da attempati signori. Un rifacimento della milanesissima Cagass adoss a Montecarlo di Nanni Svampa. Si attende Il Giornale di domani. Se con appena un commento e qualche decina di visite, ieri sera l’hanno definito un tormentone, domani, superate le mille visualizzazioni, grideranno al successone.

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