Francisco José de Goya y Lucientes, La Conciliazione. Il Goya non fu solo il celebre mayaro (copyright De Curtis) che tutti conosciamo. Egli, e scusate l’espressione “egli”, fu pittore ad ampio raggio e anche incisore perché incise nella politica degli anni avvenire. L’opera che trattiamo a ‘sto giro è una sapiente analisi della diplomazia italiana di un paio di secoli after Goya, trattabili. Lo scalpitare di frange disinibite lascia il posto allo scontro a viso aperto (nel senso di avviso aperto, c’era stato almeno un avviso prima) e finalmente arriva il redde rationem: la diaspora finiana prende il sopravvento sulla falange fedele e fa fuoco. D’altra parte prima erano tutti nella Fiamma, quindi che te meravigli a fa’? Il dipinto viene valutato dalla critica come una visione esasperata di scenari possibili. Dai soggetti dipinti, i fucilati, fu invece valutato come scenario esasperato a una visione plausibile. Punti di vista. Da notare che il mandante non è ritratto. Forse perché per problemi di statura non rientrò nell’inquadratura (rima non voluta)? Mah! Il mistero resterà tale.

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La Fata Quotidiana: 8-15 agosto

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