Il nostro Cesare di Arcore, con sublime sprezzo del ridicolo, continua a rassicurare i suoi fans e vassalli, tirando fuori il solito arsenale di favole e di boiate: tutto va bene, la mancata maggioranza è solo una diceria della sinistra insufflata d’odio, il partito dell’amore trionferà saecula saeculorum.

Ma dietro gli “ipse dixit” di Cesariello e la fraseologia caramellosa dei suoi stipendiati valvassini, la realtà si profila in modo notevolmente differente: il partito di Silvio è iper-sbrindellato, il terzo polo sembra l’ allestimento di un “Muppet Show” alla vaccinara, la paccottiglia democratica ha esaurito l’esauribile nonostante il miracoloso colpo di reni di uno scatenatissimo Franceschini, affiancato da un catatonico Bersani (http://www.youtube.com/watch?v=wTm82Ht3PEM). Un trionfo di mutanti in crisi di identità, ombre caracollanti prossime al dissolvimento.

In questo video-carosello, vi proponiamo vari cortometraggi spietati sulla commedia grottesca di cui, ahinoi, siamo inermi spettatori. Chi è dotato di stomaco di ghisa rinforzata al titanio può collegarsi qui:
http://www.youtube.com/view_play_list?p=C1ECB5B0D78C6DB1

En passant, potrete imbattervi in veri e propri pezzi splatter, come la rissa avvenuta in aula tra pidiellini e finiani:

Da Angelino Alfano (http://www.youtube.com/watch?v=XI2Z9_3nwPc), aka il Chazz Palminteri dè noiantri e il guardiasigilli dei de-cretini, che ricicla la balorda e paranoide tesi del suo ventriloquo arcorese (“La P3 è un’invenzione dei magistrati”) a Piercasinando (http://www.youtube.com/watch?v=JqQnv9I560g), che si avventura nella solita omelia lacustre sul nulla, stilema inconfondibile della vecchia ed immarcescibile balena bianca. Fino all’apoteosi finale in cui una ghenga di scimmie urlatrici si spella le mani per gli applausi e inneggia, in un carnevale di urla inumane, al premier e al senatur (http://www.youtube.com/watch?v=hDeE2GVIjKo).

In nottata la commedia pucciniana è proseguita sul palcoscenico di Tg3 linea notte, dove i licantropi italiani hanno potuto assistere all’esilarante match tra Lupi e Raisi, uno dei fedelissimi di Gianfranco Fini.
Vari round al cardiopalmo (http://www.youtube.com/watch?v=CqUNIplsUWM) , immersi in un vertiginoso balletto di affermazioni e smentite, di slanci e reticenze. Il tutto puntellato dal silenzio assordante e compiacente di Letta “geiar”, che in in un’ora di trasmissione è riuscito a vanificare quel succitato sussulto eroico pomeridiano di Franceschini, e dalla telefonata concitata del sottosegretario Caliendo (http://www.youtube.com/watch?v=WczqZfBoOfA), che si scomoda per redarguire il finiano Raisi sfoderando argomentazioni da bar dello sport.

L’effetto risultante per lo spettatore è straniante: sembra di assistere a un film firmato da David Lynch, che con effetto rallenty indugia spietatamente su una mini armata Brancaleone a un passo dal suicidio, ognuno immerso nel suo teatrino autistico. Uno spettacolo devastante.

Da segnalare il magnifico intervento di Alessandro Gilioli, giornalista dell’Espresso, che mazzola grandiosamente un imbarazzato Letta (http://www.youtube.com/watch?v=1Z5nt-I3-o0), e un sorprendente Moncalvo, che bacchetta pesantemente Lupi e il partito dell’amore (http://www.youtube.com/watch?v=jXa7tgdVxGc).

C’è una bellissima citazione che così recita: “Non occorre che un uomo sappia cosa avverrà alla fine del giorno dopo, è sufficiente che il giorno finisca e la conclusione sarà nota; se ci rincontreremo allora sorrideremo, sennò, sarà stato lo stesso un bell’addio.”
Non è una gemma al giuleppe di Uolter, ma una frase di Giulio Cesare.

Caro Silvio, segui il suo esempio: sfodera il tuo miglior sorriso da piano bar, lucida il tuo capo bitumato, raduna i tuoi elzeviristi prezzolati e le tue ancelle papichule, prepara i bagagli, lascia la magione di Stato. E, nel caso, fatti processare, b….(cit.)

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