Ci sono 6000 insegnanti che, stando ai tagli nelle classi intermedie di istituti tecnici e professionali, si trovano in soprannumero. Ma ora il Tar, accogliendo il ricorso dello Snals, ha dichiarato questa procedura illegittima, quindi ha bloccato il taglio delle cattedre di questi docenti. Ma allora che fine faranno?

In teoria al ministero sarebbe bastato ottenere dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione il parere obbligatorio sul provvedimento che aveva dimenticato di chiedere. Ma Mario Guglietti, vicepresidente di quell’organismo è stato chiaro: “La riunione sarà possibile solo alla fine di agosto”. E fino ad allora la sospensiva del Tar dell’efficacia della circolare resta. Intanto però i 6000 docenti coinvolti dovrebbero far domanda di utilizzo in quanto appunto soprannumerari. Anche se la loro cattedra è ancora lì pienamente a loro disposizione. Insomma una situazione kafkiana.

Chissà come la Gelmini pensa in questo modo di avviare l’anno scolastico. E se questi sono i frutti di una riforma che doveva riportare la nostra scuola in Europa, Dio ce ne scampi e liberi…

Articolo Precedente

L’anno scolastico parte con l’handicap
da rifare tutti gli organici

next
Articolo Successivo

Il rettore sogna da politico e si fa una legge
ad personam per prolungarsi il mandato

next