‘Mi sono sposato a mia insaputa’. Sembra una citazione a Claudio Scajola quella usata da Massimo Giletti per ilfattoquotidiano.it . Potrebbe essere uno scoop da cronaca rosa la notizia del matrimonio di uno dei più famosi conduttori della Rai, se non fosse che il tono della voce è angosciato. Quando lo contattiamo Giletti ha un moto di sopresa: ‘Il fattoquotidiano.it? Perchè mi cercate?’. Sorpresa che si fa più grande quando gli parliamo della storia di cui siamo venuti a conoscenza: Massimo Giletti è vittima di stalking. E’ un personaggio popolarissimo, fa televisione su Rai1, è considerato uno ‘scapolo d’oro’ dei più ambiti. Un giorno sì e l’altro pure compare sui rotocalchi rosa, un giorno sì e l’altro pure è ospite di Alfonso Signorini in radio. E’ normale che qualche sua fan lo tampini: ‘Ma questa volta è diverso. Non è la solita fan delirante. Per come si stanno evolvendo le cose comincio ad avere più di un timore. Anzi, comincio ad avere paura’. Giletti racconta per la prima volta come questa stalker abbia pesantemente inciso nelle sue abitudini: ‘Quando esco di casa, quando cammino, mi guardo alle spalle per controllare se c’è qualcuno che mi sta osservando’. Pedinamenti ossessivi, telefonate, sms a valanga, intrusioni continue nella vita privata e lavorativa del celebre conduttore. Una sistematica violazione delle più elementari libertà individuali, tutto quello che appartiene al corredo del persecutore, Giletti le ha provate e le prova sulla sua pelle: ‘Oramai convivo da tempo con l’ombra di questa persona che ha proiettato su di me tutte le sue ossessioni morbose’.

Non è la prima volta che Giletti vive con la paura di una spasimante con disturbi compulsivi. ‘Otto anni fa, mi sono dovuto rivolgere alla Digos di Roma. Sembra quasi la storia dei dossier Telecom e degli spioni di questi ultimi anni. La stalker in quel caso era, infatti, la segretaria di uno importantissimo di Telecom. Dunque in grado di controllare tutto il mio traffico telefonico in entrata e in uscita, sms compresi. Riusciva a sapere a chi fossero intestati certi numeri e di conseguenza ha molestato pesantemente anche alcune mie amiche, i conoscenti, i miei cari. Faceva un lavoro scientifico sui tabulati. Ricevevo la media di 300/400 telefonate al giorno, al fisso e al mobile, io cambiavo i telefoni e lei mi trovava all’istante. E’ da qui che gli agenti hanno capito che poteva trattarsi solo di una persona che operava all’interno di una compagnia telefonica. E’ stata interrogata – dichiara Giletti – a quel punto ha ammesso e si è fermata. Mai vista, mai conosciuta, aveva. Un’attrazione fatale? Chiamiamola così. Era una professionista affermata, buona estrazione, alto stipendio. Una insospettabile’.

E al di sopra di ogni sospetto è anche la donna che negli ultimi anni sta minando la serenità del conduttore torinese. ‘Sono arrivato al punto – continua Giletti – che ho detto ai miei fratelli che se dovesse succedermi qualcosa di consegnare alle forze dell’ordine i dati di questa persona’. Ancora Giletti: ‘Questa volta la persona ha costruito una vita parallela con me. Lei nella sua mente distorta mi ha ‘sposato’. Si mi ha sposato il 27 novembre, da non crederci. Viene sotto casa mia a volte, frettolosa consegna al portiere le buste della spesa, dicendogli: ‘Fabrizio le consegni a mio marito Massimo che è su, io devo scappare al lavoro’. Negli acquisti provvede a tutto: dai prodotti intimi per uomo e donna, a frutta e verdura, gelato compreso. Io non tocco nulla di quello che mi porta, me ne guardo bene, non vorrei ci fosse dentro del veleno. Spesso sono prodotti ricercati’.  Quando gli chiediamo a quale categoria professionale, sociale, appartenga questa donna, Giletti fa una pausa: ‘Fa parte di una categoria importante. L’ho conosciuta durante un’occasione pubblica. Ma se vi dicessi chi è e cosa fa non ci credereste. E’ un ‘nome’ più di questo non posso dirvi’.

Quello che Giletti non vuole dirci è che la donna in questione è una ‘firma’ importante di una testata importante. ‘Io l’ho rubricata sul telefonino con il soprannome di ‘Pazza’ – continua Giletti – temo che se dovessi risponderle in maniera violenta, potrebbe reagire in modo violento. Quando mi muovo per delle serate in giro per l’Italia, lei c’è sempre. Seduta in prima fila o nascosta tra la gente. Riesce a sapere ogni mio spostamento’. A domanda risponde: ‘Un flirt? Mai’. E quando compare sui giornali con una nuova fiamma o quando esce con una donna o un’amica? ‘Quando mi vede con una donna o esce un servizio dove sto con una donna, mi sommerge di violenti sms: ti ho visto con la p…..a, ti piace scopare la tr… questo il tenore dei messaggi. Temo che possa compiere un gesto folle, da schizofrenica. Che possa pensare: se non posso averti? Io ti elimino’. La stalker di Giletti ha inviato una serie di mail a persone vicine al conduttore nelle quali dichiara e aggiorna non solo di averlo sposato ma anche come sta procedendo la loro vita di coppia. Una sorta di diario a puntate. 

‘I segnali sono davvero preoccupanti. E’ una persona dalla doppia personalità’ commenta il professor Claudio Mencacci, direttore della rivista italiana di Psichiatria, ‘fossi in Giletti farei subito una segnalazione alle forze dell’ordine. Siamo in presenza di una persona affetta da erotomania. Una follia amorosa non corrisposta, una esasperazione patologica di una passione sfociata in un delirio. Qualsiasi tipo di risposta da parte della vittima alle avances della persona che soffre del disturbo di erotomania, compresi i maltrattamenti e gli insulti, vengono interpretati come un segnale di incoraggiamento. Sono persone capaci di aggredire prima verbalmente ‘l’amato’, di fare grandi scenate in pubblico ma possono passare anche a vere e proprie aggressioni fisiche. Giletti – conclude il professor Mencacci – non sottovaluti il rischio potenziale al quale è fortemente esposto’.

Secondo alcuni dati diffusi dal ministero delle Pari Opportunità, e della sezione antistalking dei Carabinieri, quasi tre su dieci degli stalker sono donne. Molte soprattutto al sud, in regioni come la Calabria, o la Basilicata. ‘Se ne parla di meno, si usa maggiore cautela ma esistono – ha dichiarato poco tempo fa il ministro Mara Carfagna – dati che dimostrano che, contrariamente a quanto comunemente si immagina, a rendersi colpevoli di ‘atti persecutori’ sono anche molte donne. In molti casi, per loro, è stato sufficiente un ‘ammonimento’ del Questore, in genere i loro gesti sono di minore intensità rispetto a quelli di cui si rendono protagonisti gli uomini. Ma, comunque, le donne rappresentano una percentuale non trascurabile dei denunciati”. La violenza femminile in generale, ed il female-stalking in particolare, sono oggetto di ricerca in diversi Paesi dell’Europa, solo da noi non esiste alcuna indagine ufficiale che studi le vittime di genere maschile.

Qui sotto viene riportata una parte audio dell’intervista de ilfattoquotidiano.it a Massimo Giletti

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