”Ma come l’Italia perde i mondiali e la gente se la prende con me?”. Aldo Brancher, intervistato dal Tg3 risponde così alle molte critiche sollevate dalla sua nomina. “E’ una vergogna: mi ritengo una persona equilibrata e onesta di buon senso che ha sempre lavorato e continua a lavorare”. Sull’opposizione Brancher dice: “Vada a vedere le deleghe, quelle che sono scritte. In questo momento… le deleghe… sulla Gazzetta Ufficiale, che se le leggano tutti. Vedo che ancora non sono state pubblicate. Sono sereno. Vado avanti”. Quanto alla Lega, Brancher “non pensa proprio” di essere stato abbandonato.

Brancher aveva annunciato di rinuncerà al legittimo impedimento e affronterà l’udienza del 5 luglio. Il ministro si è detto “tranquillo” e pronto ad andare avanti. Le dimissioni non sono in programma. Ha tanto lavoro da fare, ma al Tg3, il ministro non ha saputo indicare in modo chiaro quali sono le deleghe affidategli dal presidente del Consiglio. L’opposizione chiede le sue dimissioni. Di “autogol” e “figuraccia” parla anche il finiano Italo Bocchino, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera, per il quale “se la nomina di Brancher fosse stata discussa dall’Ufficio di presidenza del Pdl avremmo evitato una brutta figura.