Durante i Mondiali anche la Borsa va nel pallone. Anita Raghavan, analista londinese che tiene un blog su Forbes, spiega come gli esperti di Wall Street e dintorni da mesi stiano cercando di valutare l’effetto Coppa del Mondo sulle quotazioni. Le prime “stock” su cui puntare, manco a dirlo, saranno quelle di Adidas, Nike e Puma: l’incremento di vendite di magliette, atteso soprattutto sul mercato dell’Europa meridionale, influenzerà l’andamento dei titoli. L’euforia da vittoria è infatti considerato l’unico fattore in grado di convincere la gente a spendere 80 euro per la maglia di Ronaldo nonostante la crisi economica.

Altri titoli su cui puntare sono quelli delle multinazionali del settore bevande. Gli analisti dell’Ubs citati nel blog forniscono una “formazione” di undici azioni che dovrebbero registrare discreti balzi positivi grazie al Mondiale. Al top c’è la Coca Cola, che durante il torneo del 2006 fece segnare in Germania un +15% nelle vendite di lattine. Da tener d’occhio anche Anheuser Busch InBev, leader del mercato in Brasile, dove probabilmente si brinderà alle gesta della Seleçao. SABMiller è consigliata perché detiene il 90% del mercato sudafricano ed è leader in Colombia, Polonia e soprattutto Cina. Paesi popolati da milioni di spettatori che non si perderanno un match in tv e che tra un gol e l’altro non mancheranno di concedersi una bella sorsata di birra. Infine, secondo l’Ubs andranno forte un po’ tutti gli sponsor della manifestazione, a partire da McDonald’s. Gli investitori prendono nota e si preparano a giocare la loro partita.

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