Si parte con quattro foto scattate il 15 dicembre del ’92. Al centro Antonio Di Pietro durante una cena. Il luogo è una caserma dei carabinieri. Con lui alcuni ufficiali arruolati nei servizi segreti: Bruno Contrada, allora numero 3 del Sisde, e investigatore vicino alla Cia, Tommaso Vitagliano e Gargiulo, colonnelli dei carabinieri, Matteo Conforti, anche lui colonnello, Fausto Del Vecchio, colonnello dei servizi segreti.

Proprio il 15 dicembre l’Ansa ufficializzò con un dispaccio l’avviso di garanzia contro Bettino Craxi per concorso in corruzione, ricettazione e violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Il provvedimento era stato firmato insieme con Saverio Borrelli e agli altri colleghi del pool di Milano proprio da Di Pietro la sera precedente, il 14. E il 15, il giudice è a tavola con Contrada, il quale 9 giorni dopo viene arrestato.

Come racconta il Corriere della Sera, quelle foto, che dovevano essere distrutte, sono rimaste top secret per 17 anni e ora vengono pubblicate nel libro “Il colpo allo Stato”, scritto da Mario Di Domenico.

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Su Di Pietro al Corriere la linea la detta Bettino Craxi

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