Gli incontri tra il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e Gianpaolo Tarantini, sono stati più d’uno. Incontri dai quali – sostengono entrambi – non è mai scaturito alcun affare.

Incontri documentati dai verbali resi da Tarantini al pm della Dda di Bari, Giuseppe Scelsi, titolare delle indagini sulle escort e sul “sistema” di “Gianpi”, e pubbicati dal Corriere della Sera.

“Io ho voluto conoscere il presidente Berlusconi – dichiara Tarantini – e a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui e sapendo del suo interesse verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo. Gli ho solo chiesto di presentarmi il responsabile della Protezione civile, il dottor Guido Bertolaso, in quanto volevo che Enrico Intini, mio amico con il quale avevo stipulato un contratto di collaborazione, potesse esporre allo stesso Bertolaso le competenze del suo gruppo industriale nella prospettiva di poter lavorare con la Protezione Civile”.

“Una sera il presidente Berlusconi – prosegue “Gianpi” – mi presentò Guido Bertolaso con il quale in seguito mi sono incontrato unitamente ad Enrico Intini. Bertolaso ci inviò a Finmeccanica ma poi, dopo i primi incontri con tale dottor Lunanuova, non è successo più nulla. Voglio infine precisare che il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perché ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società”.

da il Fatto Quotidiano del 4 febbraio

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