di Ignazio La Russa*

Non ho e non ho mai avuto alcun rapporto personale con la persona che mi indicate. Non so assolutamente nulla dei fatti per cui mi dite che tale persona ha subito condanne penali.
Il solo Sergio Conti di cui ho notizia è persona che era socio della conduttrice di un piccolo bar, vicino all’ufficio dell’on. Corsaro, che stava allargandosi in enoteca. La conduttrice, in difficoltà economiche, propose diversi anni fa di cedere, a me e all’on. Corsaro, clienti del bar, parte della sua quota.
L’on. Corsaro che esercita la professione di commercialista, valutò positivamente la possibilità di aiutarla e la convenienza dell’assai modesto investimento – sia per la gestione che per l’acquisto del negozio – a cui demmo perciò seguito.
Il Conti, che comunque (come mi conferma l’on. Corsaro) non aveva allora la condanna che voi stessi dichiarate essere intervenuta solo un mese fa, lo trovammo già socio di minoranza e con lui non intrattenni mai alcun rapporto di qualsivoglia natura.
Peraltro la società di gestione della piccola enoteca è ormai sciolta essendo stato l’esercizio subito dopo (cioè da anni) affittato a terzi.
Mi riesce difficile comprendere perché debba fornirvi queste notizie essendo così noto il mio proverbiale atteggiamento nei confronti di una intransigente legalità.
Ma tuttavia, non mi sottraggo perché convinto che un politico debba sempre essere trasparente e perché voglio confidare su almeno un minimo di buona fede da parte vostra. In mancanza mi riserverei ogni opportuna azione a tutela della mia onorabilità.

* Ministro della Difesa

da il Fatto Quotidiano del 28 gennaio

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