Post-scriptum: dopo aver terminato di scrivere le righe per il “diario dal tetto” è iniziato un pomeriggio denso di avvenimento e di sorprese. Verso le 14:00 è arrivata infatti una troupe del tg1, che al solito, come altre testate, non ha ricevuto il permesso di entrare. La situazione è stata di completo stallo fino ad un’ora dopo, quando è arrivato a farci gradita visita il senatore del Pd Ignazio Marino. Il Senatore, infatti, ignorando l’assurda pretesa della Struttura Commissariale di non salire sul tetto (i parlamentari della Repubblica hanno accesso a qualsiasi struttura pubblica in qualunque momento) ha iniziato a salire le scale del nostro Istituto seguito a ruota degli operatori della prima rete nazionale.

In maniera confusa e priva di logica i vertici ISPRA hanno quindi deciso di far intervenire le forze dell’ordine. Dopo circa mezz’ora si è quindi presentata una pattuglia dei Carabinieri a dir poco incredula della chiamata. Come se non bastasse a dar man forte alla loro incredulità sono giunte due macchine della Polizia, con alcuni degli stessi agenti che già avevamo avuto il piacere di conoscere il giorno di Natale. In un “crescendo pucciniano” è giunta quasi contemporaneamente anche una macchina della vigilanza privata a mò di scorta del responsabile della nostra sede ISPRA, il quale giunto sul tetto ha intimato, lo sgombero dei giornalisti additando inesistenti quanto ridicoli motivi di ordine pubblico. Dapprima con gli uomini della vigilanza privata, poi coinvolgendo anche i sempre più increduli Carabinieri. Al climax di questo teatrino è arrivato il senatore Idv Stefano Pedica, il quale come già accaduto per Marino, è costretto a scavalcare il cancello.

Una volta insieme sul tetto, i due parlamentari si sono confrontati collaborando a cercare nuove ipotesi per l soluzione della nostra situazione ed alla fine Pedica ha deciso di chiamare direttamente il Ministro Prestigiacomo attraverso la Batteria del Viminale, al fine di sensibilizzarla ulteriormente sulla nostra vicenda. Non ricevendo risposta, il Senatore ha provato allora con il Ministro Brunetta, il quale ha risposto. Attraverso il viva voce ascoltiamo quindi il dialogo tra i Senatori Marino e Pedica con il Ministro della Funzione Pubblica, il quale dichiara che non sussistono problemi dal punto di vista legislativo e normativo per regolarizzare la situazione dei ricercatori ISPRA, ma serve il nulla osta del suo analogo all’Ambiente. Il Ministro Brunetta si mostra comunque disponibile e fissa un incontro con noi per lunedì prossimo. Al termine della chiamata il Senatore Marino informa poi della situazione il Gabinetto del Ministro Prestigiacomo, che si mostra tuttavia abbastanza infastidito dalla notizia. Cala la notte, parlamentari giornalisti e forze dell’ordine abbandonano il campo mentre con noi resta la speranza per il prossimo appuntamento di lunedì. Ma mentre aspettiamo il tg3 delle 19 un altro colpo di scena: Ignazio Marino ci chiama per informarci che il Gabinetto del Ministero dell’Ambiente lo ha contattato per fissare un appuntamento tra il Ministro e una rappresentativa Ispra per lunedì mattina alle 10.

Il 4 gennaio quindi duplice appuntamento: prima con capo del dicastero dell’Ambiente poi con i vertici del Ministero della Funzione Pubblica. Noi naturalmente siamo soddisfatti ma dopo 38 giorni non esultiamo ancora e stiamo con i piedi ben saldi a terra…anzi sul tetto.

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