Cari amici del Fatto Quotidiano,
mancano due mesi esatti all’uscita in edicola del Fatto Quotidiano. E abbiamo qualche altra buona notizia da comunicarvi. Stiamo lavorando al progetto grafico, al sito web, alla composizione della redazione e del parco collaboratori, per essere pronti a uscire in edicola e online – come promesso – il 23 settembre. E le notizie che ci giungono quotidianamente dal fronte degli abbonamenti sono altrettante boccate d’ossigeno.

Da quando abbiamo attivato la soluzione di pagamento con carta di credito e abbiamo inviato l’email esplicativa ai 40 mila aspiranti abbonati che si erano prenotati, cioè da una settimana, abbiamo ricevuto versamenti per 11500 abbonamenti effettivi (in gran parte con carta di credito, ma anche con conto corrente bancario e, in misura minore, postale). La gran parte, circa il 66%, ha scelto di abbonarsi alla versione online (scaricabile dalla mezzanotte del giorno prima in Pdf), mentre gli altri hanno optato per l’abbonamento postale semestrale o annuale. E l’afflusso continua al ritmo diurno di un abbonato al minuto. La cifra di oltre 11 mila va al di là delle nostre più rosee previsioni iniziali e ci dà carica ed entusiasmo. Sentiamo di lavorare insieme a un piccolo, grande progetto comune. Sentiamo che il nostro sogno di fare un giornale “per i lettori” e “dei lettori” sta diventando realtà.

Mancano all’appello quasi 30 mila prenotati, che invitiamo ad affrettarsi per non perdere l’opportunità del forte sconto previsto fino al 31 luglio (sconto prorogato al 31 agosto). Stiamo valutando se prorogare di qualche settimana l’offerta, anche in considerazione del ritardo con cui abbiamo potuto attivare le carte di credito. Sicuramente chi vorrà abbonarsi con la soluzione del coupon per l’acquisto in edicola avrà diritto a una dilazione, visto che non abbiamo ancora potuto comunicare quali zone dell’Italia riusciremo a raggiungere col giornale “di carta” in vendita.

Da oggi, o domani al massimo, saremo in grado di mantenere altre due promesse: il pagamento a rate e la soluzione PayPal.

Il pagamento a rate (per chi sceglie l’abbonamento più oneroso: quello postale o, in futuro, il coupon) avverrà col sistema Mav: voi dichiarate di volervi abbonare sul sito antefatto.it, la nostra banca vi spedisce a domicilio 12 bollettini col numero dell’operazione, dopodichè potete scegliere fra tre forme di pagamenti in rate mensili: bonifici postali, bonifici bancari, home banking con carta di credito. Le spese saranno a carico nostro.

Il PayPal invece funziona così: chi lo sceglie, va sul sito antefatto.it e viene reindirizzato a una pagina del sito PayPal dove inserirà il proprio identificativo PayPal e la sua password ed effettuerà il pagamento. I suoi dati finanziari non saranno noti all’Editoriale Il Fatto, ma gestiti direttamente da PayPal con assoluta sicurezza. Prossimamente sarà accettata anche la modalità “pagamenti ricorrenti” offerta dalla piattaforma PayPal: dopo essere stati reindirizzati ad una pagina di PayPal e aver scelto la modalità di pagamento ricorrente, fornirete a PayPal un’autorizzazione preventiva che ci permetterà di ricevere i versamenti per ogni singola rata, dalla prima all’ultima, dal vostro conto PayPal.

NB. Oltre agli 11 mila abbonamenti già perfezionati, c’è un “limbo” di 1500 casi a metà del guado: si riferiscono a persone che hanno dato il nome e l’intenzione di abbonarsi, ma per i più svariati motivi, o disguidi, o errori, o magari ripensamenti, non hanno completato le operazioni di versamento. In pochi giorni li raggiungeremo a uno a uno con messaggi email personalizzati, per chiarire le rispettive situazioni e posizioni. Anche se siete in ferie, date un’occhiata – se potete – alle vostre caselle di posta elettronica. Altrimenti risolveremo tutto al vostro rientro. Noi intanto continuiamo a lavorare, sapendo che siamo ogni giorno sempre di più. Grazie di cuore a tutti.

Antonio Padellaro e Marco Travaglio

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