Firenze – I Ds fiorentini arrivarono al grande e storico congresso dello scioglimento pro-Pd con la bellezza di 14mila iscritti, tra la città e i comuni della piana. La Margherita di Matteo Renzi poteva contare su tremila e 500 tesserati.

Da oggi non sono più valide le iscrizioni per poter partecipare col proprio voto al dibattito congressuale e a Firenze le tessere saranno forse poco più della metà della somma tra la vecchie Quercia e Margherita (fino a ieri erano meno). Ottomila e 500 era la previsione che qualche giorno fa facevano negli ambienti democratici, come possibile obiettivo massimo per l’area metropolitana.

La situazione non è certo come quella scandalosa di Napoli e del Lazio, dove si assiste alla moltiplicazione del pane e delle tessere, anzi. Eppure il neo-presidente della Provincia di Firenze, il diessino doc Andrea Barducci, ha lanciato l’allarme “di infiltrazioni dell’ultim’ora: c’è chi vuole allargare il suo potere anche qui, qualcuno punta al controllo del partito fiorentino”. Il segretario metropolitano Simone Naldoni, però, non è parso contento della sortita di Barducci, d’altra parte il successo di un segretario si misura anche dalle tessere che ha portato al partito.

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